14° Giorno: Nordness - Teinkjer

Gallery del giorno05 Luglio 2009

 

NORDNESS – CIRCOLO POLARE ARTICO – MOI RANA – MOSJOEN – GRONG - LANGNES-TEINKJER (Km482 )
Partenza ore 09.00 arrivo ore 18.OO     
Durata viaggio ore 9

 

Oggi tappa di puro trasferimento. Facciamo la solita piccola manutenzione alle moto e riusciamo anche oggi a mettere tutta la nostra roba nelle relative valigie. Verso le 9.00 si parte. Il paesaggio è da cartolina : attraversiamo il parco Nazionale del Saltfjellet (Montagna di sale) .
La strada, la E6, si snoda davanti a noi sinuosa e insegue le bizzarrie del paesaggio scorrendo tra due ali di montagne dalle cime innevate e fiancheggiando il fiume Ranelva . Seguiremo il suo corso , uno dei più pescosi della nazione, fino a Mo I Rana dove sfocia. Quello che ci colpisce sempre oltre che la brillantezza dei colori è la nitidezza del panorama: sembra una cartolina. Nonostante i buoni propositi di proseguire spediti e metter un po’ di kilometri dietro di noi, non possiamo non fermarci per gustarci questi momenti. Lo facciamo in un punto in cui il fiume compie un salto tra schiuma e spruzzi in una scenografia spettacolare. Scattiamo una miriade di foto e con un grande sospiro ripartiamo.
 La strada ricomincia a salire, siamo sull’altopiano del Saltfjellet sul quale la vista può spaziare libera per 360 gradi. Dopo un altro po’ di strada arriviamo al Circolo Polare Artico in territorio Norvegese. Sul posto una sola struttura a forma di igloo al cui interno ci sono bar e negozio di souvenir .Solite foto di rito. Incontriamo delle persone che stanno andando al Nord con moto vecchissime di 50cc di cilindrata. Questo ci fa capire cosa significa passione,volontà e coraggio e questo oltre che farci sentire meno la stanchezza, che da un po’ ci accompagna, ci dà nuovi stimoli per il viaggio. Salgo sulle colline circostanti e le trovo coperte di ( cairn ) cumuli di pietre ( si perdono all’orizzonte fino ai confini con la Svezia) erette dai viaggiatori in ricordo del loro passaggio. Vedo anche un monumento in ricordo delle vittime Russe e Iugoslave della seconda guerra mondiale.
Ripartiamo verso sud e la temperatura sembra alzarsi di qualche grado. Lungo la E6 è tutto un susseguirsi di fiumi, boschi, ruscelli e laghetti. Ennesimo pieno e questa volta con sorpresa sbaglio codice segreto per l’ennesima volta e mi viene annullata la carta di credito Postamat. Da un po’ di giorni quando magari confondo il codice segreto ne uso un’altra ( sono in possesso di due carte di credito) non tenendo conto che questo può essere considerato da parte della banca una forzatura della carta di credito. Ormai è fatta ! Ripartiamo e la sosta successiva la effettuiamo presso una specie di parco acquatico. Passiamo Mo I Rana e via verso Mosjoen per la R6 che è veramente spettacolare . Ai lati della strada vi è sempre un fiume o un lago. L’asfalto è in ottime condizioni , le curve sono ampie e la temperatura è fresca e frizzante. E’ davvero un piacere guidare in queste condizioni e senza nemmeno accorgerci superiamo Grong e siamo a Steinkjer dove avevamo previsto la sosta per la notte. Sono le 18 e ci mettiamo alla ricerca del solito campeggio. Lo troviamo subito: ampio, pulito e manco a dirlo in riva a quello che sembra un lago invece è un fiordo.
La Hytte è situata su un bellissimo prato tirato a lucido e il proprietario quando vede la mia titubanza nel portare la moto vicino alla Hytte (ho paura di rovinare il manto erboso) con ampi gesti mi fa capire di non crearmi problemi. Facciamo una passeggiata in riva al lago pardon mare e qui assistiamo a un fatto insolito un coniglio cerca disperatamente di “covare” l’uovo di un gabbiano il quale tenta strenuamente di impedirlo. Vicino abbiamo un cimitero ordinato ed estremamente curato (come del resto tutti i cimiteri che incontriamo) con relativa chiesa frequentata da volontari che oltre curare con amore tutte le tombe ( ce ne sono alcune che hanno diverse centinaia di anni) accolgono i visitatori offrendo qualcosa da bere. Ricca cena e a nanna.

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